21 agosto 2011

Il Giallo Dell'estate

“ I Misteri Della Pineta”
    ( Le 2 casette nel bosco)


- Dopo 12 mesi l’alloggio ASI Aeronautica, è ancora vuoto;
- Da 12 anni un “mostro” si aggira in pineta.

 MISTERO – ADIACENZE PINETA DI ROMA – OSTIA
Non suscitò scalpore, a Roma, nel luglio 2010 , quando appena terminata  la tregua sugli sfratti, richiesta ed ottenuta per legge da CASADIRITTO, prevista dalla 244, e che è durata tre anni , fu spiccato ordine di recupero coatto (il primo in tutta Italia) ove veniva ordinato da parte del Comando Aeronautica – Roma, l’immediato rilascio di un alloggio assegnato come ASI, in Zona Ostia – Roma. Un alloggio decoroso, per Ufficiali di un certo livello, forse oltre la media, degli alloggi su piazza,  con giardinetto, ai margini ( un centinaio di metri) dalla Pineta . Si pensava, che quel Comando, sommerso da richieste di alloggi, potesse fare a meno del sostanzioso canone ( circa 1.100 euro  al mese, oltre le spese comuni.) per dare una immediata risposta  ad un altro  pretendente in lista d’attesa.  La cosa sembrava
tanto urgente  che alla famiglia in uscita, non venne concessa nemmeno quella piccola dilazione dei termini di qualche giorno, dieci o quindici, occorrenti a chi in pieno  agosto, deve affrontare una situazione  d’emergenza  almeno per confezionare pacchi pieni  e straboccanti di tutto quello che possiamo immaginare, medaglie e  benemerenze comprese. No, lex dura lex, sed lex. Lo sgombero doveva essere immediato, senza tante storie. In un certo senso ci ricorda l’assoluta durezza nei confronti  di una persona fragile e provata dalla vita,  di un episodio avvenuto alla vigilia di Pasqua di qualche anno fa .( Natale Pasqua e Ferragosto sono ricorrenti) In presenza di analogo provvedimento, speculare solo per l’urgenza asserita,  seppure in circostanze del tutto diverse,  fu disposto lo sfratto di una persona  bisognevole di particolare assistenza. L’episodio toccante avvenne a Roma, in Via Luchino dal Verme, alloggi dell’Aeronautica.
CASADIRITTO si fece interprete come al solito  del caso umano, ai quali diamo sempre  priorità perché non è un difetto ma è nel DNA DI TUTTE LE PERSONE PER BENE.  Chiedemmo non di annullare lo sfratto, ma di segnalare a cura del Comando, quel giovane bisognevole di cure, a qualche Ente Pubblico per non abbandonarlo in mezzo alla strada, data la particolarità del caso. La mattina arrivarono come stabilito, gli addetti che a malincuore fecero il proprio dovere (qualcuno, un maresciallo quasi piangeva, ma il dovere era il dovere) e l’appartamento venne liberato. Chi era  presente sa che quelle immagini rimarranno per sempre come episodi importanti che segneranno  ogni successivo comportamento. Un valore di cui i presenti ne andranno orgogliosi, almeno di aver dimostrato la loro solidarietà con la loro presenza. Altri temendo non si sa che cosa, preferirono l’indifferenza.  Qualcuno,  non ebbe timore di piangere. Il giorno dopo quel ragazzo venne  ricoverato: si era rotto le ossa cadendo da un recinto della Chiesa, ove un prete caritatevole, quella sera l’aveva ospitato. Non si chiedeva la luna, ma solo una segnalazione autorevole. Nessuno intervenne, solo CASADIRITTO con una  decina di persone per testimoniare solidarietà e pochissimi vicini. Un caso umano, che dette a chi come noi  ha intrapreso questa battaglia, nuove convinzioni: Naturalmente era tanto urgente il recupero che l’alloggio rimase vuoto per più di un anno. Sarebbero bastati pochi giorni.
Ma ritorniamo nella Pineta.
Quella persona, normalissima in tutti i sensi, non era moroso, non aveva avuto questioni con nessuno, non aveva bisogno dei servizi sociali del Comune, aveva  svolto la sua carriera con onore, dignità e sacrificio, ma ora gli si chiedeva di andare via.  E lui obbedì.

PARLEREMO IN SEGUITO DELLE CASE BLU ,   che non è il colore della tinteggiatura  di  particolari abitazioni, in altra occasione.
Ora, a distanza di un anno, ci siamo informati. Un rapido sopralluogo e fare una “capatina” in loco.    L’alloggio è vuoto. Il giardinetto è abbandonato. Se assegnato in tempi brevi (l’alloggio era in buone condizioni) l’Amministrazione Difesa avrebbe incassato almeno 1,60 euro al metro quadro; 1,6O x 120 alle attuali tariffe per un totale di 192 euro al mese. Forse pochi. Per CASADIRITTO gli ASI dovrebbero pagare almeno l’equo canone. Di questi tempi la CASA BLU sa di casta.       Ma lo faremo in seguito.
Ma se con le attuali regole, l’alloggio  di Ostia  fosse stato assegnato ancora all’incarico particolare, perché non si sono trovati aspiranti ASI in tutto questo tempo? Siamo a Roma, ove dicono, che è un Comune ad alta richiesta di alloggi. Se così fosse stato, mancanza di richieste, poteva essere assegnato come AST alla prima graduatoria utile, ad un canone convenzionale di 1, euro e  95  centesimi  al metro, per un importo  di 234 euro ad un ufficiale, sottufficiale o caporalmaggiore.
Non ci è dato sapere di più. Ma allora perché fare a meno di circa 13.200 euro all’anno di un canone precedente  ed accollarsi pure le spese generali per l’alloggio vuoto? E perché fare a meno anche dei canoni ASI previsti? O in subordine dei canoni AST altrettanto  previsti?

 MISTERO NEL BOSCO: BIFAMILIARE ALL’INTERNO DELLA PINETA – OSTIA ROMA - AERONAUTICA
Villaggio Azzurro, preesistenza di vecchi shipston cosiddetti inglesi.
Da più di 10 anni, forse 12 ormai,  un bel villone bifamiliare  fatto costruire dai “ Responsabili”  del settore di quegli anni  sempre dell’Aeronautica, fa mostra di se, quasi ultimato, ma non terminato, appena dentro la bella Pineta di Roma Ostia, una fascia di oasi di verde. Qualcuno allora pensò che  quella costruzione, in quel posto, non avrebbe potuto  o dovuto esserci, e che quindi, non fossero del tutto a posto le carte. Un caso come tantissimi, dato che, sembra, in Italia tutto funzioni così. Prima costruisco, poi condono. Senonchè alcuni cittadini italiani, benemeriti,  chissà chi,  mandati forse  dalla Provvidenza,  che qualcuno li benedica, curiosi ed attenti, segnalarono alla Procura della Repubblica quel maldestro tentativo e la Magistratura intervenne.  I lavori per qualche tempo andarono ancora avanti, ma poi arrivarono i gendarmi con i sigilli.  Furono sospesi i lavori. Sono passati gli anni ma il “ Mostro “ edilizio   è ancora li, spettrale.  I lavori non sono andati avanti, malgrado tentativi, ne il “mostro” è stato  raso al suolo, come avremmo preferito. Non conosciamo a distanza di tutti questi anni quale è, allo stato, l’iter giudiziario  e a carico di chi, ma quello spreco, allora di 500 – 600 milioni  o forse più, procurò un sicuro danno, per l’Amministrazione Difesa, per le famiglie, oltrechè per la natura e l’ambiente. Quei denari potevano essere impiegati  sicuramente altrove, e altre case potevano essere assegnate. Ora il “mostro di Ostia”, al di la della paura, lascia solo da riflettere.

PERCHE’ CASADIRITTO METTE IN LUCE TUTTO CIO’?
Sappiamo che molte mattine, di buon ora, in quella Via  così importante  di Roma centro ed in altre Vie sia a Roma, a Milano ed altrove, accedono sul sito di CASADIRITTO, Addetti ai Lavori e Comandi, anche prima della rassegna stampa. Ne siamo orgogliosi come CASADIRITTO per l’autorevolezza e per la qualità dell’informazione e delle proposte, dei diritti e dei doveri che portiamo avanti delle richieste sempre ragionevoli e di buon senso e mai vuote e non motivate,  informando continuamente e parallelamente delle vittorie e delle sconfitte.
LE PIU’ BELLE VITTORIE PER TUTTI
- aver ottenuto, su nostra richiesta, circa tre anni addietro, l’estensione anche agli ASI  del diritto alla continuazione dell’alloggio  se si è in presenza di un  portatore di handicap  così come già previsto per   gli AST;  questa norma è il segno più evidente dello spirito di solidarietà umana e materiale che ci guida.    
- aver dato agli utenti una dignità giuridica (le leggi 537 e 724) che  hanno dato per anni legittimità anche giuridica e non solo di fatto, eliminando gli inutili piagnistei tanto cari a che vuole un rapporto di sudditanza fatto di piaceri, di conoscenze magari presunte,  di  perdita di dignità, ma fatto invece di diritti e di doveri, con regole, soprattutto quelle, e di onestà, e hanno permesso, anche a quelli cui noi non siamo simpatici o peggio, di rimanere e difendere la loro casa..
e le recentissime:
-esclusione della fascia protetta, dall’applicazione dai canoni di mercato;
- ricerca  estenuante ed in molti casi vittoriosa, di  introdurre le norme di tutela, in special modo per le categorie protette, (in modo parziale per l’usufrutto) e migliorato le altre, valide per tutti, in quanto famiglie , frutto di una decennale linea d’azione che ci ha sempre guidato.
-  contestualità, per tutti, PER TUTTI, della decorrenza dei canoni di mercato;
Questi risultati li porteremo nel cuore, comunque vada, qualunque situazione il futuro ci riserverà.  Quando qualcuno che ha fattivamente contribuito con CASADIRITTO ad ottenere almeno uno di questi risultati, ricorderà con una vena d’orgoglio questo pur  sofferto periodo della sua esistenza, allora penserà alla sua vita ed al significato che ha voluto dargli. Naturalmente nei limiti che tutti noi abbiamo. Uno stato d’animo che non  si può capire se non se  ne è stati partecipi. Quello che duole, ma non per nostra colpa, è che nella fase ancora decisiva, c’è chi si prende il lusso dell’insulto.  Oltre che ingiusto, denotano tutti i  limiti caratteriali,  la povertà d’animo, la grettezza e l’individualismo delle loro posizioni.

RITORNIAMO AI  MISTERI DELLA PINETA
Noi rivolgiamo un invito alla nostra Amministrazione Difesa anche partendo dai due casi della Pineta di Roma – Ostia .
Non vogliamo essere fraintesi, CASADIRITTO non grida al fattarello in maniera qualunquista o peggio scandalistica, così per attirare l’attenzione e spargere fumo. Questi episodi, i misteri che nasconde la pineta, che non sono tanto misteriosi, sono fatti, che noi sottoponiamo all’attenzione della Difesa  proprio per cercare di eliminarli,  per evitare che siano fatti rientrare nella “normalità”.
Non si possono fare affermazioni così come sono state fatte, inserire nelle liste dei recuperi da fare gli alloggi situati nelle città ad alta tensione abitativa militare, quando poi avvengono episodi del genere. Non vogliamo fare altri esempi, ma se proprio volete… Inserire la lista  delle città di cui è persistente la richiesta,  e poi vedere che accadono certi fatti, è un lusso che non ci si può  permettere. Si chiede in definitiva di assegnare tutti gli alloggi vuoti e non tenerli  inutilizzati.  Ce ne sono molti  di  richiedenti  che farebbero i lavori a loro spese. Perché non autorizzarli, magari anche cambiando il nuovo  Regolamento, rimborsando successivamente le spese sostenute e scalandole dal canone dovuto? I tempi stanno per cambiare e vi dovete dare una mossa. Prima che entri in funzione la Cellula operativa e  si applichino  quei coefficienti. La tensione abitativa si esaurisce se quelle migliaia di case vuote  trovassero un assegnatario.  Roma, Milano, Torino, Firenze Napoli e Palermo ed altre sono a rischio di quel coefficiente, non alto ma altissimo. Fuori e dentro il Parlamento si è sempre invocato lo sfratto come necessario, perché il famoso colonnello di Napoli, veniva tutti i giorni da Napoli a Roma in treno, la mattina alle cinque, così come dichiarava sul giornale “Metro” un alta personalità, del Comando Aeronautica  con una serie di interviste. E probabilmente era vero. Poi  è  stato fatto vedere in una nota trasmissione televisiva su LA 7 (EXIT) presente il Ministro della Difesa, presente anche un curioso e strano personaggio. Fu messo in luce  un  caso ove un caporal maggiore la cui sede di servizio era in Toscana, e la moglie era costretta a risiedere in Puglia per mancanza di alloggi. La storia metteva in evidenza quel dramma. . E era vero.  Però al Coordinatore di CASADIRITTO, in quella trasmissione, era stata censurata la frase dei 4.000 alloggi vuoti e del perché lo erano. E  anche questo era senz’altro vero. E quelle situazioni continuano a persistere.  Ma allora perché quella casa di Ostia – Roma vicino alla Pineta, abitata fino ad un anno addietro da un Ufficiale senza titolo, che  versava 13.200 euro l’anno e su cui è caduta con i requisiti legittimi  di urgenza, la mannaia dello sfratto, perchè assieme alle altre migliaia di alloggi,  quella casa è ancora desolatamente vuota?

Sergio Boncioli
Stampa il post

20 commenti:

Anonimo ha detto...

La descrizione del giallo della pineta è perfetta. Speriamo che qualcuno della Casta si renda conto di quanti sopprusi sono stati fatti sino ad oggi sulle spalle della povera gente ed anche del grande danno erariale che stanno costantemente facendo. ciao Vito

Anonimo ha detto...

Caro Sergio, un'altra perla hai messo in rete "IL GIALLO DELL'ESTATE" e soprattutto ai "responsabili" hai ricordato il vile attacco al disabile orfano di Via Lucino dal Verme. E' stato un gesto clamoroso che ha lasciato rimorsi fra noi tutti. Non vorrei neanche per un attivo mettermi nei panni degli artefici ed esecutori che hanno sancito per sempre la loro condanna. Non andranno tanto lontano tante sono le clamorose confusioni che hanno messo in atto. Bene ha fatto a richiamare l'attenzioni di TUTTI che si affacciano al nostro sito e si abbeverano. SENZA CASADIRITTO INTORNO A NOI SOLO BUIO. INVECE CI DAI IL PIACERE DI LEGGERE E CAPIRE ANCHE SOTTO L'OMBRELLO NEL FERRAGOSTO INFUOCATO. Non finiremo mai di ringraziarti, ti saluto caramente, Agostino

Anonimo ha detto...

ALLOGGI DIFESA:
CANONI E VENDITE PREZZI MERCATO...TUTELE-CAOS
Una estate torrida in un immenso caos di disposizioni sugli alloggi Difesa donde usciremo tutti a pezzi. Vogliamo chiedere al Ministero Difesa dove intende andare nel mare di"CANONI E VENDITE DI LIBERO MERCATO".
Una cantonata senza precedenti che provocherà
timori e fughe dagli alloggi che provocheranno altre centinaia di alloggi vuoti ed all'abbandono ed all'inerzia con gravissima perdita compresa l'abbandono per disuso di interi alloggi e palazzi anche nei centri urbani di maggiore necessità. Gli impegni quotidiani di CASADIRITTO con avvenuti contatti dei Gruppi Politici - con l'aiuto di ognuno di noi nel farsi vivo - prospettando le reali necessità di ogni famiglia potrebbere portare a soluzioni di saggio e ponderato comportamento per il bene di tutti. Un lodevole modo di fare Amministrazione utile e mirata nel fornire soddisfazioni alle famiglie tutte ed in prima fila quelle delle giovani generazioni che hanno perso ogni aspettativa di certezza anche per quei minimi trattamenti nei diritti umani e sociali.
UN CALOROSO INVITO A TUTTI A PARTECIPARE A QUESTO BLOG CHE E' UN ULTERIORE VANTO E MERITO DI CASADIRITTO UNICA FONTE DI IDEE E SOLUZIONI IN UNA SITUAZIONI CHE STA' OLTREPASSANDO I LIMITI

Anonimo ha detto...

su casadiritto solo faziosità.
le verità ?
case lasciate ai figli e nipoti in eredità, gente abusiva da 40 anni,
chi si porta la vecchietta in casa (zia o suocera che sia) purchè abbia la 104 e faccia abbassare il canone.
e non parliamo di morti di fame ma di gente che ha lavorato 19 anni 6 mesi e un giorno, che sta in pensione aggratis da tempo e con pensioni più alte dello stipendio di un sottufficiale in servizio.
ma per favore, smettetela con queste pretese, lasciate le case dello stato a chi lo stato lo sta servendo e non a chi lo sta continuando a sfruttare

La redazione ha detto...

Viene pubblicata, nella stesura integrale, senza correzione, allo scopo di rendere evidente la differenza tra chi rivendica giusti diritti per le famiglie e chi con il linguaggio anonimo, sopra riportato usa metodi e argomenti frutto delle migliori tradizioni contro cui giorno per giorno cerchiamo di apportare contributi di idee e di denaro per evitare il completo sfracelo del patrimonio alloggiativo della difesa.
La redazione

Anonimo ha detto...

Gentile Redazione, confidando in una risoluzione equa dell'annoso problema delle case ai militari, vorrei sottolineare come io, Sottufficiale monoreddito con moglie e molti figli a carico, non riesca ad accedere ad un'alloggio AST perchè tutti occupati. Alla mia domanda, che effettuo con regolare cadenza, mi si risponde che sono piazzato benissimo in graduatoria ma che non ci sono AST liberi perchè troppi sono gli alloggi AST e ASI occupati da non aventi diritto. Non ho citato ne il nome, ne il numero dei figli, ne il posto in graduatoria per ovvi motivi. Vorrei però chiedere a chi occupa un alloggio senza averne diritto, perchè io che in base ad una graduatoria risulto aver diritto all'alloggio debbo abitare in affitto lontano dal centro di Roma, sobbarcandomi lunghe trasferte per abbattere il costo della casa ed altri che non hanno diritto abitano al centro di Roma avendo già usufruito delle agevolazioni?
Poichè nessuno di questi Signori mi risponderà, potete farlo voi al loro posto tenendo presente che l'alloggio mi servirebbe oggi e non tra dieci anni ?

Anonimo ha detto...

Quanto livore da questo "anonimo".......
Perché non si documenta meglio ed evita così di sproloquiare?
Alla cattiveria non c'è limite e sicuramente citare chi ha in un portatore di handicap grave come mezzuccio per avere agevolazioni economiche significa non averle provate sulla propria pelle.
Spero che questo "signore....???" trovi chi lo illumini sull'argomento e non me ne voglia migliori il suo italiano "AGGRATIS"
Per sua informazione CASADIRITTO è l'unica che tutela "sul problema alloggi" tutto il personale sia in servizio che in quiescenza.

NEMO

La redazione ha detto...

Gentile interlocutore, le domande che ti poni sono all’origine della nostra continua battaglia. Infatti all’inizio degl’anni 90, Casadiritto ottenne di pagare un canone vero e proprio per gli utenti ricadenti in situazioni ben precise, la Difesa cominciò ad introitare abbastanza soldi per la manutenzione e la costruzione di nuovi alloggi in più era previsto che con il 15% dell’ammontare dei canoni venisse istituito per i giovani militari un fondo per ottenere un mutuo casa. Casadiritto fino ad oggi ignora che fine abbiano fatto quei soldi. Ad oggi dopo 20 anni il mutuo casa non è stato ancora attuato in più si sono accumulati per cattiva gestione 4000 alloggi inabitabili o in attesa di lavori. L’episodio dello sfratto, riportato nel “Giallo dell’estate” è significativo. Il continuo allargamento delle concessioni degli alloggi Asi, data l’esiguità del canone previsto, porterà ad un continuo allargamento del numero degli alloggi vuoti per mancanza di manutenzione. Il tuo obiettivo non è quindi l’utente senza titolo che apporta notevoli risorse finanziarie, 35 milioni l’anno, ma la pessima e scriteriata gestione degli alloggi.

Anonimo ha detto...

Caro Agostino non me ne volere ma dobbiamo smetterla di difendere l'indifendibile se vogliamo tutelare noi stessi. Io abito a Luchino dal Verme e definire disabile e orfano uno che ha 50 anni non ha mai lavorato e affittava le stanze dell'alloggio a studenti e operai senza pagare l'Aeronautica ce ne vuole.
Difendiamo le nostre richieste che sono giuste e coerenti ma non impelaghiamoci in difese impossibili altrimenti rischiamo di perdere su cosa ci sta a cuore.

La redazione ha detto...

...."Chiedemmo non di annullare lo sfratto, ma di segnalare a cura del Comando, quel giovane bisognevole di cure, a qualche Ente Pubblico per non abbandonarlo in mezzo alla strada"
Leggere attentamente l'articolo.

Anonimo ha detto...

IL GIALLO DELLA PINETA E LA MANOVRA DI FERRAGOSTO
Dopo un’attenta lettura della manovra di ferragosto, Decreto Legge 13/08/2011 nr. 138, mi sono soffermato pensieroso sull’art. 3 comma 12, che cita: - all’art. 307 comma 10 del decreto legislativo 15 marzo 2010 nr. 66 recante il Codice dell’Ordinamento Militare, sostituire la lettera d) con la seguente:
d) i proventi monetari derivanti dalle procedure di cui alla lettera a) sono destinati, previa verifica da parte del ministro dell’Economia e delle finanze della compatibilità finanziaria con gli equilibri di finanza pubblica, con particolare riferimento al rispetto del conseguimento da parte dell’Italia, dell’indebitamento netto strutturale concordato in sede di programma di stabilità e crescita, al Ministro della Difesa, mediante riassegnazione in deroga ai limiti previsti per le riassegnazioni agli stati di previsione dei Ministeri ecc.ecc. ecc. ecc. –omissis - in sintesi- Alienazione, permute, valorizzazione e gestione dei beni possono essere effettuate direttamente dal Ministero della Difesa, previa verifica del Ministero dell’Economia-(vedere il Decreto legge art. 3 comma 12). Letto questo comma, mi viene in mente l’articolo il Giallo della Pineta letto giorni orsono sul sito di Casadiritto.
in riferimento all’articolo 3 comma 12 immobili della Difesa
Mi chiedo, come può un Dicastero importante quale la Difesa, tenere vuoti Alloggi per famiglia come quello descritto nel giallo della Pineta di Ostia Roma e, chissà quanti altri sul territorio nazionale , perdendo cospicui introiti annui in un momento congiunturale economico negativo come quello che stiamo attraversando ?
Perché il Dicastero non crea un programma di stabilità economica come cita il sopracitato articolo permettendo ai conduttori degli alloggi Senza Titolo che già pagano un consistente canone, di mantenere la conduzione senza vivere costantemente con l’incubo dello sfratto?
Relativamente alla Crescita programmata , i proventi dei canoni percepiti annualmente 35 milioni di euro somma desunta da vari atti parlamentari, sono impiegati nel piano pluriennale degli alloggi ?
Il giallo tra Sedimi militari (immobili -caserme , aeroporti ecc.) e Alloggi s’infittisce .
Vito

Anonimo ha detto...

Oltre la casa mistero che ci abito davanti da molto tempo vene sono alcune altre abbandonate che potrebbero essere ristrutturate e accogliere molte famiglie oltre a questo vorrei capire come mai siamo gli unici ad non essere stati inclusi nella lista delle dismissioni, di noi non si sa nulla dei canoni che aumentano degli sfratti delle vendite niente di niente siamo in mano al tempo .......

Anonimo ha detto...

In risposta al post del 25 agosto. Per l'orfano/o diversamente abile, anche se di una certa età, sfrattato da Via Luchino dal Verme,Ribadisco che CASADIRITTO non era e non è dotato di poteri per annullare lo sfratto e non lo ha nemmeno richiesto. Auspicava solo l'intervento degli Enti Civili preposti affinchè trovassero nei servizi disponibili adeguato intervento alle gravi necessità del malcapitato. Qui tronco ogni polemica consapevole che lo smarrimento della nostra esistenza ha oltrepassato ogni limite. Desidero solo spendere il mio tempo in aiuto di ogni creatura al mondo e che la nostra esistenza possa trovare la buona volontà a favore dei più bisognosi e riconoscere un minimo di dignità all'Uomo con i mezzi che oggi davvero non mancano. A tutti con cordialità, Agostino

Anonimo ha detto...

Volevo solo evidenziare un piccolo particolare del Giallo: Chi era all'epoca l'uomo che decise di costruire in un luogo vietato? Ha restituito i soldi?

Anonimo ha detto...

Passano i millenni, ma l'uomo guarda il dito e non la luna. Ora, non c'è più speranza?

Anonimo ha detto...

Anche se non c'era bisogno l'esempio raccontato da Sergio Boncioli descrive al meglio l'arbitraria e scandalosa gestione del patrimonio abitativo della Difesa dove negli anni sono state fatte prevalere logiche meschine che, di fatto, hanno favorito l'interesse privato della "casta" a danno degli interessi collettivi e pubblici previsti nelle motivazioni ad origine della costituzione del patrimonio degli alloggi di servizio che comunque avrebbero dovuto fare riferimento alla legislazione previste per l'edilizia economica e popolare. In tale ambito una corretta gestione del patrimonio abitativo della Difesa non poteva prescindere da un previgente piano di dismissioni e di riscatto della proprietà da parete dell'utenza in maniera analoga a quanto avvenuto negli altri casi di gestione pubblica dell'edilizia residenziale economica e popolare. Questo avrebbe consentito sia di evitare il depauperamento del patrimonio sia un necessario rinnovamento da poter offrire alla nuova utenza. Purtroppo lo strapotere di chi ha gestito e la disattenzione politica hanno compromesso definitivamente la possibilità di una gestione ottimale di un patrimonio abitativo ora in gran parte inagibile ed improduttivo.Ora l'utenza che negli anni ha subito le più accanite prepotenze, chiede il rispetto di essere trattata al pari di tutti i cittadini italiani a cui la Costituzione riconosce il diritto fondamentale alla casa. Ci auguriamo che l'attuale Parlamento, unitamente alla maggioranza di governo, faccia tesoro della battaglia di civiltà portata avanti, con invidiabile costanza, da Casadiritto ed accolga le sue proposte di buon senso che avanza al fine di impedire che gli utenti oltre al danno subiscano anche la beffa!

Vincenzo Frallicciardi
Presidente di AMID

Anonimo ha detto...

Sono un utente di alloggio di servizio, a suo tempo (ASI), in pensione e quindi sine titulo

Volevo richiamare l’ attenzione sulla discrepanza esistente tra la legge istitutiva
Dlgs 66/2010 e quanto riportato nell'art. 2 del piano annuale, limitatamente ai parametri di reddito.

Detto Decreto Legislativo introduce elementi di protezione sociale stabilendo che gli attuali utenti
di alloggi di servizio “sine titulo” ,indipendentemente dalla classificazione,possono mantenere la conduzione dell’alloggio se rientrano nei parametri di reddito stabiliti dal piano stesso.

Ebbene gli estensori del piano (Amministrazione Difesa) ritengono, che tale possibilità sia riservata solo a utenti “sine titulo” AST, in contrasto evidente con la norma istitutiva che non fa riferimento alcuno alla classificazione dell'alloggio, ne mi risulta vi siano altre norme che consentono tale comportamento, compresa la legge 724/94. Come si permettono questi signori di dissatendere una norma emanata dal Parlamento.

Se mi permettete, tutto quanto sopra esposto appare contro il principio di uguaglianza dei cittadini e, se si darà corso all'azione di recupero degli alloggi, o di rideterminazione del canone determinerà il seguente paradosso:

Utente sine titulo AST con reddito annuo nei limiti del DM anno 2010 (€ 40.810,22) mantiene l'alloggio e non subirà alcuna rideterminazione del canone

Utente sine titulo ASI con qualsiasi reddito inferiore potrebbe lasciare l'alloggio e/o subire la rideterminazione del canone.

Gennaro MARESCA

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante che chi fece parte delo staff della villa mostro, dal progettista, al finanziatore, al direttore dei lavori, al probabile assegnatario, ed alle decne di personaggi che ruotavano a vario titolo, nella faccenda, si facesse vivo, e dicesse la sua versione a sua difesa, Ma che bel coraggio.

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe che la Difesa, rendesse pubblico il bilancio sui vari capitoli di spesa inerenti gli alloggi, entrate ed uscite, e quali siano le uscite e quali i lavori effettuati e chi li ha approvati. Così si potrebbe vedere chi ha deciso i lavori della villa abusiva dell'Aeronautica. Sarebbe possibile chiederlo a qualcuno? chi sa parli.

Anonimo ha detto...

Occorrerebbe che chi è in attesa di un alloggio, dicesse la sua. In certi casi il silenzio è al limite della complicità.