3 dicembre 2010

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata

(Iniziative a favore dei conduttori sine titulo degli alloggi del patrimonio immobiliare della difesa - n. 3-01358)

PRESIDENTE. L'onorevole Di Biagio ha facoltà di illustrare l'interrogazione Bocchino n. 3-01358 concernente iniziative a favore dei conduttori sine titulo degli alloggi del patrimonio immobiliare della difesa (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata) di cui è cofirmatario.

ALDO DI BIAGIO. Signor Presidente, signor Ministro, parliamo di cinquemila famiglie utenti sine titulo. Si tratta di persone che per anni hanno lavorato per lo Stato con abnegazione e che hanno vincolato la propria residenza ai vincoli operativi delle loro missioni stabilite per l'appunto dal Ministero. Fino al 2010 il Ministero ha mantenuto un determinato approccio nei confronti di questi utenti; ricordo al signor Ministro che la legge finanziaria per il 2008 riconosceva sia la possibilità di vendita degli alloggi, sia il diritto alla continuazione della locazione. Si è venuto poi a sapere che a partire dal 2009 un progetto in materia ipotizzava il rilascio delle unità abitative da parte degli utenti attraverso la loro sottoposizione ad un fitto di libero mercato così da renderlo sicuramente antieconomico e insostenibile. Il decreto ministeriale n. 112 del 2010 ha rappresentato definitivamente l'antitesi rispetto al diritto di continuità nella locazione, chiaramente sancito dalla legge finanziaria del 2008.


PRESIDENTE. La invito a concludere.

ALDO DI BIAGIO. Mi avvio a terminare, chiedo soltanto al Ministro come intende intervenire, considerando il carattere urgente della questione in oggetto, al fine di ottemperare al citato impegno accolto nell'ambito dell'esame della legge di stabilità e se non ritenga auspicabile sospendere le procedure di attuazione del piano di recupero funzionale degli alloggi degli utenti sine titulo in attesa di ratifica della normativa sopra indicata.


PRESIDENTE. Il Ministro per la difesa, Ignazio La Russa, ha facoltà di rispondere.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Signor Presidente, la ringrazio per la domanda anche se forse si tratta di materia che meriterebbe un approfondimento maggiore rispetto ai pochi secondi che abbiamo a disposizione. In questo momento, visto che lei me lo chiede adesso, posso farle il succo della vicenda. Il succo della vicenda è questo: dopo che l'esercito di leva ha lasciato il posto all'esercito volontario, le esigenze abitative delle Forze armate sono salite a dismisura. Prima i soldati di leva dormivano in caserma, adesso abbiamo almeno l'obiettivo futuro di dare una abitazione a tutti i militari che non sono più previsti solo per dodici mesi. Anche alle attuali condizioni, in cui molti dormono ancora nelle caserme, noi abbiamo l'esigenza di 51 mila unità abitative. Il patrimonio disponibile oggi, invece, è di soli 18.447 alloggi; di questi 18.447, ben 5.384 sono detenuti da utenti con il titolo concessorio scaduto, quelli che lei chiama sine titulo e di questi, 3.284 sono detenuti da utenti non ricadenti nelle fasce di tutela stabilite dal decreto ministeriale di gestione annuale del patrimonio abitativo. Quelli tutelati sono cioè le vedove, le famiglie con reddito basso, 40 mila euro, o con un familiare a carico portatore di handicap e altre cose di questo genere. Quindi 3.284 non rientrano in questo livello particolarmente protetto. Quello che questo Ministero ha fatto, e lo posso dire forte perché il merito è principalmente dei miei sottosegretari che se ne sono occupati, non è mai stato fatto nei, non dico vent'anni precedenti, ma almeno dal 2004 in poi, da quando c'è l'esercito volontario e professionale. Abbiamo avviato tutta una serie di iniziative, le ho qui elencate, alcune delle quali gliele riporto: in ogni città dove è stato possibile abbiamo fatto delle convenzioni per avere nuove abitazioni, per accrescere a dismisura il numero delle abitazioni. Di quelle 18 mila - e rispondo specificatamente - 3 mila sono adesso elencate, e finalmente si potranno vendere. Abbiamo fatto una convenzione con i notai, e con le banche per chi le volesse comprare con un mutuo, anche coloro che sono senza titolo. Attenzione però, per ognuno senza titolo che rimane vuol dire che ve ne è uno con titolo che resta fuori.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Concludo citando l'esperienza di una persona, ora generale, la quale mi ha detto che quando era colonnello si doveva alzare alle cinque del mattino per andare in caserma, mentre nell'alloggio che gli spettava vi abitava il figlio di uno che era già morto, e da 15 anni non aveva titolo per stare in quella casa. Magari questo è un caso eccezionale, ma credo che dobbiamo andare nella direzione di dare a tutti una casa, non dimenticando però che i privilegi di alcuni non possono essere generalizzati. Comunque, il prezzo di mercato cui lei fa riferimento non è vero, perché abbiamo previsto fasce in cui questo prezzo è abbassato, per i senza titolo, sino al 70 per cento.

PRESIDENTE. L'onorevole Di Biagio ha facoltà di replicare.

ALDO DI BIAGIO. Signor Presidente, illustre Ministro, accolgo con una certa perplessità questa sua considerazione, anche perché non mi fornisce alcun tipo di chiarimento su quanto affrontato. Quasi a voler aprire una guerra tra poveri, ci troviamo dinanzi ad una mutevolezza normativa e amministrativa che per essere per lo meno tollerata dovrebbe essere adeguatamente giustificata.
Se negli anni si concede a una certa categoria di lavoratori dello Stato un determinato riconoscimento, non si può decidere, nell'arco di pochi mesi, di depennarlo, senza adeguate spiegazioni e avanzando teorie, ipotesi e contingenze finanziarie. Voglio ricordare a lei e ai colleghi che, da parte mia e di alcuni colleghi, questa settimana sono stati molti i tentativi di intervento e di dialogo con l'amministrazione e con le istituzioni competenti, con il molteplice obiettivo di avviare una riflessione condivisa al fine di analizzare nel dettaglio le problematiche che al momento sembrano scomposte grossolanamente in molteplici provvedimenti e in norme che spesso sono in contrasto tra di loro; purtroppo non vi è stato alcun tipo di riconoscimento. La contraddizione normativa in materia non è chiara: partendo dalla legge n. 326 del 2003, passando per la finanziaria del 2008 e fino ad arrivare ai drammatici obiettivi del definitivo recupero delle unità abitative, senza una apparente ragione funzionale o amministrativa, così come emerge chiaramente dalle linee guida del progetto obiettivo nove. Proprio questi obiettivi ci fanno maggiormente riflettere: emerge la volontà chiara e quasi unilaterale dell'amministrazione di rendere antieconomico e insostenibile un canone, costringendo gli utenti, che sono per lo più cittadini anziani, e a volte con criticità familiari di varia natura, ad abbandonare le loro case. Questo, signor Ministro, lascia letteralmente senza parole.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Non sono loro le case.

ALDO DI BIAGIO. Sia ben chiaro che in questa sede non stiamo chiedendo al Governo di salvaguardare interessi campati in aria, ma stiamo chiedendo di approfondire una materia variegata e complessa, che non può essere ridotta a poche norme sconnesse tra di loro.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

ALDO DI BIAGIO. Concludo, signor Presidente. In attesa di creare un quadro omogeneo sarebbe auspicabile sospendere le procedure finora attivate in materia di recupero funzionale degli alloggi.

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11 commenti:

Il Cavaliere ha detto...

Signor ministro la Russa si ricordi che alle urne ci vedremo...

Nino ha detto...

Per Vito.
Il suo ragionamento non fa una grinza e ne concordo in pieno considerazioni e speranze. Ma io sento di dover confidare anche in un ulteriore impegno della Difesa affinché permetta la conduzione dell'alloggio anche a chi ha il reddito "superiore" a quello previsto dal decreto annuale perché comunque sono "famiglie" che hanno pagato e pagano canone ed accessori maggiorati del 50% e più, perché potrebbero anche accettare un ulteriore aumento, perché ci sono migliaia di alloggi liberi che con modeste spese potrebbero essere messi a disposizione dei richiedenti i cui canoni in poco tempo ammortizzerebbero le iniziali spese sostenute dalla Difesa.
Argomentazioni e suggerimenti concreti ce ne sono in abbondanza in questo sito, merito di chi con abnegazione lo arricchisce ogni giorni di ulteriori elementi ed informazioni. Io mi auguro che chi di dovere (ministro, sottosegretario, ecc.), prendendo le dovute distanze dagli artefici di "obiettivo 9", rendano meno dolorosi i provvedimenti approvati dalla recente scandalosa legge.
E' quello che migliaia di utenti (non occupanti) in servizio e pensionati si augurano.

Vito ha detto...

QUESTION TIME
ALLOGGI DELLA DIFESA
Considerazioni
Dopo aver ascoltato in diretta Radio/Tv mercoledi 01 dicembre corrente mese l'Interrogazione a risposta immediata nr. 3-01353 presentata dall'On. Di Biagio seduta nr. 405 Camera dei Deputati, a favore degli Utenti Sine Titulo degli alloggi del patrimonio immobiliare della Difesa, sentito il Ministro della Difesa e letto il testo dell'Interrogazione, è naturale chiedersi:
1. Come può un Dicastero importante come la Difesa, privarsi, in un momento congiunturale economico negativo come quello che sta attraversando il nostro Paese, di un cospicuo introito pari a 35 milioni di euro relativi all' incasso annuale derivante dal pagamento dei canoni dei conduttori senza titolo i quali abitano e pagano in riferimento alla legge 537/93 e legge 724/94 ?
2. Come può l'Istituzione in parola rispondere a quello che è diventato per il personale dell'Amministrazione Difesa senza titolo il problema sociale alloggiativo, con Sfratti selvaggi e canoni insostenilibili derivanti dall'art. 6 comma 21 quater finanziaria 2011-2013 ?
Confido invece che, l'Amministrazione Difesa, si impegni a tutelare tutte quelle famiglie che hanno un reddito previsto dal Decreto annuale, permettendo loro di continuare la conduzione dell'alloggio pagando un canone proporzionale alle loro entrate economiche.
Vito

Enrico ha detto...

Il Ministro dice:"gli alloggi non sono i loro" e servono ai militari professionisti dell'Esercito in servizio dal 2004.Perchè allora 1/4 degli alloggi sono vuoti e non sono stati assegnati?

Sergio Boncioli ha detto...

Signor ministro, a 1/3 degli alloggi cui lei fa riferimento, che portano soldi freschi, vanno contrapposti 1/4 di alloggi vuoti che non vengono assegnati, che cadono a pezzi e che non portano un euro ma solo costi.

Sergio Boncioli ha detto...

Signor Ministro, non so se nelle veline aveva questo dato: lei ha detto che un terzo degli alloggi sono occupati dalle famiglie che ledono il diritto alle altre. Ma oltre a questo terzo,
non ha detto che un quarto degli alloggi (1/4) sono vuoti. Se leggeva il sito lo avrebbe saputo.

Kalatnissa ha detto...

CARISSIMO SIGNOR MINISTRO,
MIO CORREGIONALE SICULO
DOPO AVER SENTITO LA SUA RISPOSTA IMMEDIATA
LE RISPONDO CON UN ANEDDOTO SICILIANO
(U SCIECCU PPI MINGHIA TI FUTTI MA NON PPI
TESTA)
MA CHE SENSO A REGALARE TUTTI QUEI BENI DEL DEMANIO MILITARE AGLI ENTI LOCALI, PER POI ACCANIRSI IN MANIERA CRUDELE CONTRO DI NOI,
QUALORA QUESTI BENI POSSONO ESSERE VENDUTI PER COSTRUIRE TUTTI QUEI ALLOGGI CHE SERVONO PER SODDISFARE LE VARIE ESIGENZE ABITATIVE DEI MILITARI VOLONTARI.

Nino ha detto...

Cosa potevamo aspettarci da un ministro agganciato al carretto dei vari crosetto, camporini e & (artefici dell'obj 9) e che ha sempre rifiutato, come loro, di dialogare con le controparti (cocer, casadiritto, ecc.)?
Nel Question Time ha mostrato tutto il suo essere: inconcludente, ignorante in materia di alloggi, arrogante come chi non sa di cosa si parla ma che deve comunque mandare aria.....!
Speriamo che i politici sensibili, benché al momento presi da problemi rilevanti, sappiano rispondere a questi signori con provvedimenti intelligenti che siano a favore dei conduttori sine titulo che di coloro che attendono un alloggio.

Luciano ha detto...

Lettera aperta a Deputati e Senatori del Parlamento Italiano (Ministro della Difesa:"Non sono loro le case")
Illustri Deputati e Senatori della Repubblica allego il resoconto del Question Time del 1 dic. scorso, limitatamente alla interrogazione al Ministro della Difesa da parte degli On Di Biagio e Bocchino, che allego per intero: "Iniziative a favore dei conduttori sine titulo degli alloggi del patrimonio immobiliare della difesa. Dalla risposta del Ministro La Russa sono emersi palesemente la volontà vendicativa e la visione di un progetto privo di equilibrio e lungimiranza della Difesa; infatti, tale risposta è grossolana, a volte confusionaria e scevra di motivazioni che giustifichino il cambiamento improvviso, a partire dal 2009, della politica della Difesa nei confronti dei cosiddetti Utenti "sine titulo" mentre, nei precedenti decenni, il comportamento adottato dalla Difesa nella trattazione della delicata e complessa materia degli alloggi demaniali era sempre stato improntato a equilibrio e buon senso. La frase del Ministro La Russa "Non sono loro le case", pronunciata durante la replica dell'On. Di Biagio, è l?arrogante amara ciliegina sulla torta avvelenata rappresentativa della risposta del Ministro che finalmente ha gettato la maschera e che considera i cosiddetti "sine titulo" i nemici da sopprimere! Invito le SS.LL. a leggere l'Interrogazione completa e il Resoconto stenografico del Question Time che ho allegato dai quali, sono convinto, trarranno le medesime conclusioni dell'On Di Biagio e degli Utenti "Sine Titulo" degli Alloggi della Difesa: l'iniziativa assunta a partire dal 2009 dal Ministro La Russa, sostenuto dallo Stato Maggiore della Difesa, è per lo più ispirata a sete di vendetta ed a smania di punire! Pertanto, sorge spontaneo pregare TUTTE le SS.LL., On. Deputati ed esimi Senatori della Repubblica, di adottate al più presto ogni possibile iniziativa parlamentare che perlomeno sospenda la malvagia e desolante azione della Difesa! Con viva e rispettosa cordialità, Luciano G.. (Benché tradito, umiliato e venduto, mi inchino e bacio la Bandiera con immutata fedeltà Michele ).

Giuseppe ha detto...

Ho ascoltato la risposta del Ministro e a dire la verità sono rimasto molto deluso. Non credo che sapesse quello che diceva, cercava qualcosa nelle carte! Una cosa che si doveva ben precisare è che questi utenti sine titulo stanno pagando un equo canone e chi aveva superato la soglia di reddito decretata annualmente l'equo canone era maggiorato del 50%. Era una cosa importante perchè altrimenti si può pensare che ci stiamo gratis. Giuseppe

Agostino ha detto...

ed ora gli "operatori della vendetta" hanno negato anche la proroga chec non avrebbe arrecato alcun danno nè a Giulio nè a Ignazio.
Ora s'aspetta inesorabile la gravita contenuta nelle norme fin qui varate. Abbiamo solo una grave colpa cioè quella di non essere tutti uniti con la validissima opera di CASADIRITTO.
ma non voglio pensare al fatto se questo Comitato non fosse esistito o avesse funzionato saltuariamente. Invece si è caricato di numerosi sacrifici e vigila costantemente su questo disastroso comportamento della Difesa.
Se quanto prima giungeremo a nuove elezioni ritengo che in tantissimi dobbiamo usare
memoria e punire soronamente questi artisti
contrari alla famiglia ed alla dignità di tutto il personale.