16 dicembre 2011

IL MINISTRO DELLA DIFESA RISPONDE SUGLI ALLOGGI E SUI CANONI

Primo commento a caldo: Il regolamento del 16-3-2011 non è mai andato in Commissione Difesa




Come annunciato già da alcuni giorni sul nostro sito, si è svolta l’audizione del Ministro della Difesa Di Paola presso la Camera dei Deputati Commissione Difesa. A Commissioni riunite Camera e Senato. Nella sua audizione, il Ministro ha affrontato le tematiche riguardanti l’intero settore. Sul tema degli alloggi, con particolare riguardo a quanto avvenuto con l’applicazione del Decreto del 10 marzo 2011, sono intervenuti il Sen. Del Vecchio (PD), la Sen. Germontani(FLI), l’On. Biancofiore (PDL).

Il Sen. Del Vecchio, ricostruendo la vicenda della Legge 244 e la prospettiva che si poteva aprire con la costruzione di alloggi in derivazione delle vendite, ha messo in evidenza invece ciò che è accaduto con il Decreto sui canoni del 16-3-2011 e partendo dalla considerazione che i valori attribuiti ai nuovi canoni riportano valori superiori anche al libero mercato, ha chiesto al Ministro Di Paola di rivedere quel Decreto ed i canoni calcolati.

La Sen. Germontani, ricostruisce l’entità del patrimonio abitativo, quello dell’aumentare dei canoni d’affitto (35 milioni) affermando che finora gli utenti senza titolo pagavano equo canone con o senza maggiorazione in perfetta linea con la legge. Chiede la sostituzione dell’attuale normativa del Decreto del 16-3-2011 con una norma che prevede il pagamento che porta all’equo canone fino ad una maggiorazione massima del 20% del reddito.

L’On. Biancofiore fa presente la situazione determinatasi a Bolzano con affitti sproporzionati, pur condividendo l’impianto della Legge sui canoni di mercato.

Il Ministro della Difesa, affronta le risposte in materia di alloggi. Dice di capire la difesa dei sine titulo, ma di non condividerla. Afferma che il Regolamento è stato discusso in Commissione. Si dice pronto a correggere vessazioni o sbagli. Questo di CASADIRITTO non è un commento, ma solamente una cronaca a pochi minuti dalla diretta web e che adesso si trova sul sito. Ci permettiamo di dire al Ministro della Difesa Di Paola che il Regolamento del 16 marzo 2011 non è mai andato nelle Commissioni ne al Senato ne alla Camera. Forse non era stato bene informato. Ora che lo sa, sarebbe il caso di metterci mano.
Sergio Boncioli
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18 commenti:

Vitaliano ha detto...

Gentile Boncioli,
allego la mail inviata ai Parlamentari nella speranza che facciano qualcosa di urgente perché da quel che ho sentito in Video il “tecnico” Ministro è intenzionato a mandare i sine titulo a Tor Vergata!
Inoltre, non mi sembra sia un tipo arrendevole né preoccupato dei Parlamentari che mi pare abbia trattato nel complesso con allarmante sufficienza.
Ha le idee chiare (le Sue) per come deve procedere e credo che se non viene fermato prima ne vedremo delle belle (delle brutte!)
Mi auguro di aver preso una cantonata e di essermi sbagliato sul conto del Ministro ma ……non credo.
Forse è il caso di prepararsi per tempo a “scatenare l’inferno” allertando tutte le risorse parlamentari e giornalistiche con il motto “Dalla padella alla brace” = “Da La Russa a Di Paola” = la sfortuna di passare da un guaio ad un altro maggiore.

Cari saluti, Vitaliano F.

Vitaliano ha detto...

Gentile Onorevole,

nell’Audizione del 14/12/2011 alle Commissioni Difesa riunite, il nuovo Ministro della Difesa dice di capire la difesa dei “sine titulo” ma di non condividerla, afferma che il Regolamento dei canoni di mercato è stato discusso in Commissione Difesa e con le Associazioni e rinnova il demagogico ritornello, cavallo di battaglia di altri politici e non, del “sine titulo” che a Roma occupa un alloggio in Via del Corso mentre 10 con titolo stanno a Tor Vergata!

Dunque siamo punto e a capo ovvero siamo caduti dalla padella nella brace, da un guaio ad un altro maggiore; senza quell’ignobile art. 6.21 della Legge 122/2010 approvato “in silenzio” dal Parlamento si sarebbe potuta evitare l’attuale “macelleria sociale” della Difesa contro i “sine titulo” a prescindere dal Ministro in carica.

Purtroppo il Regolamento del 16/3/2011 in attuazione dell’articolo di Legge sui canoni di mercato è una cruda realtà con la quale confrontarsi e il nuovo Ministro è un “tecnico”.

Il Ministro non condivide le argomentazioni di Senatori e Deputati a sostegno dei cosiddetti “sine titulo” perché da “Militare” in cuor suo li considera “abusivi” ed eticamente e moralmente condannabili; non hanno valore alcuno per Lui da “Militare” le Leggi dello Stato (537/1993 e 724/1994) che hanno legittimato l’uso delle abitazioni da parte degli Utenti né da peso al fatto, per niente trascurabile, che l’introito dal 1994 di 36 milioni di Euro all’anno degli affitti sui cosiddetti sine titulo viene utilizzato dalla Difesa per coprire le spese di ristrutturazione e manutenzione degli alloggi di rappresentanza ASIR e di quelli all’incarico ASI (50% del patrimonio di 18.500 abitazioni). Tali risorse avrebbero dovuto essere impiegate dal 1994 per la costruzione di nuove case per le giovani famiglie di Militari.

Mi spiace che in questo il Ministro non ravvisi una politica della Difesa che eticamente e moralmente forse corretta non è!

Ancor di più spiace che il Ministro, con il solito ritornello di “un sine titulo contro 10 cum titulo”, offra alla gogna mediatica il “sine titulo” quale capro espiatorio per coprire colpe e inettitudine della Difesa che mai ha fatto una politica della casa per il personale, pur avendone le risorse, al fine di colmare nel tempo il “gap” di circa 35.000 alloggi; spiace che il Ministro dimentichi che circa 4.000 alloggi sono da anni inutilizzati e continuano nel degradante abbandono e spiace che trascuri il fatto che il 50% del patrimonio alloggiativo è assegnato sostanzialmente “a gratis” dalla Difesa che si accolla peraltro le spese di ristrutturazione, manutenzione e in decine di alloggi perfino le spese condominiali.

Infine, anche se cambia il Ministro non cambia la sostanza dell’atteggiamento dei collaboratori del Ministro che gli hanno suggerito di affermare che il Regolamento del 16/3/2011 sarebbe stato discusso con le Commissioni parlamentari e con le Associazioni.

La realtà è che i tre ignobili pilastri della strategia di “quelli dell’obbiettivo 9”: Regolamento 18/5/2010, art. 6.21 quater Legge 122/2010 e Regolamento 16/3/2011, sono il frutto di una azione vendicativa e punitiva che la Difesa ha voluto condividere solo con qualche Parlamentare compiacente.

In conclusione, il massimo rispetto per il pensiero manifestato dal nuovo Ministro della Difesa “tecnico” che capisco ma non condivido.

Al Parlamentare politico ragionevole mi permetto di citare la vecchia locuzione “in medio stat virtus” con l’auspicio che le Commissioni Difesa, nel ricercare con cortese sollecitudine l’equilibrio che si deve porre tra i due estremi (l’Utente che vuole pagare di meno e il Ministro che vuole cacciarlo a Tor Vergata), individuino una soluzione di buon senso che eviti lo scontro fratricida, quali quelle soluzioni proposte dai Parlamentari al Ministro in Audizione e, con una Mozione, impegnino il Governo ad adottarla.

L’alternativa, tenuto conto dell’aria che tira, è a breve il cosiddetto recupero coatto degli alloggi, gli sfratti!

Cordiali saluti, Vitaliano F.

casadiritto ha detto...

Carissima senatrice Germontani, tutta la nostra Associazione Casadiritto ha apprezzato il suo duplice impegno da lei dimostrato, sia nel partecipare all'interno
della Commissione Difesa e soprattutto nelle argomentazioni e nelle domande da lei rivolte al Ministro della Difesa sulla questione dei canoni imsostenibili.
Abbiamo anche notato la non risposta data dal Ministro. Per completare proprio i eri sera il TAR del Lazio ha sospeso il pagamento dei canoni in questione, a ben 110 ricorrenti in esame. Poi nel merito deciderà a maggio. Questo ci da più forza per trovare una soluzione parlamentare al problema. Sul sito ho inserito il video della seduta con il suo intervento. Un caro saluto e tanti ringraziamenti Sergio Boncioli

Nino ha detto...

bene le tesi portate avanti da chi sta con i i sine titulo (cum titulo in legis) ed è alla ricerca di una soluzione che vada incontro alle nostre esigenze di mantenere la conduzione dell'alloggio dietro pagamento di un canone equo e proporzionato al reddito (senza l'ignobile frase "......fermo restando
l'obbligo del rilascio") e quelle della Difesa di far cassa per manutenzionare,
acquistare nuovi alloggi, aprire i cordoni della borsa del fondo casa, ecc.. Di contro, però la risposta del ministro mi è parsa insoddisfacente e comunque allineata al pensiero degli artefici dell'obiettivo9 (e degli ex generali ora vecchi ed inutili politicanti - r....... ni -). Sono deluso e convinto che sarà più dura oltre a temere che siamo prossimi all'epilogo finale (sfratti silenziosi e non)! La germontani, del vecchio e & dovranno faticare non poco per portare "sulla retta via" il pensiero del ministro (che generale era e generale resta). Concordi? Vedremo. Nino

Remo ha detto...

Mio caro amico, come vede io purtroppo conosco molto bene quel signore che sta in
modo "INDECOROSO" assumendo mansioni di Ministro della Difesa.
Una persona che ha sempre e soltanto pensato ai c... suoi e che non ha mai fatto nulla per la forza armata a cui appartiene.
Mi creda, e' come l'HIV: se lo conosci lo eviti; se non lo conosci ti uccide!!!
Speriamo bene!!
Comunque, per Sua informazione e per informazione da dare (eventualmente) all'Avv. Ciconte, anche questo mese NON, ripeto NON hanno fatto prelievi sulla busta paga. Cordiali saluti e speriamo di sentirci prima delle feste per uno scambio di auguri. A presto
Remo

Antonino ha detto...

On. Del Vecchio,

Desidero ringraziarla per aver posto anche Lei all’attenzione del ministro della Difesa, la problematica relativa agli alloggi e, in particolare, ai “sine titulo” (meglio dire famiglie). Il pensiero espresso dal ministro mi fa pensare che lo stesso è orientato sulla linea di coloro che hanno stilato il noto obiettivo9, il cui intento era ed è quello di cacciare (brutto termine per uno Stato civile) le famiglie (dopo 40 anni di onorato servizio) che nel rispetto delle leggi (e convenienza per la Difesa per garantito gettito annuale di svariati milioni di euro) hanno mantenuto l’alloggio pagando canoni equi, maggiorati del 20 e 50%, in base al reddito posseduto. Ora queste famiglie sono tacciate di “abusive” e “corrosive” e su di esse viene scaricata la responsabilità della decennale cattiva gestione degli immobili della Difesa!

E per raggiungere lo scopo, viene rimarcato che i sine titulo tolgono l’alloggio a coloro che lo aspettano. In merito, banale mi è parso l’esempio tra il “sine titulo” che occupa l’alloggio in pieno centro a Roma e quello “in titolo” che abita fuori città: che significa? Non è così, perché ci sono migliaia di alloggi vuoti che necessitano di manutenzione (ma mancano i fondi), perché è da irresponsabili (cacciando i sine titulo) aumentare il numero di questi alloggi vuoti, perché è da irresponsabili in periodo di crisi che la Difesa si privi di entrate sicure!

Le chiedo vivamente di adoperarsi con ogni mezzo utile presso le competenti sedi istituzionali affinché venga ridata serenità a queste famiglie, vengano riviste le norme che dovranno portare ad un canone di mercato purché sostenibile, venga cancellata quella brutta frase “ ......fermo restando l’obbligo del rilascio” che pesa come un macigno sulla testa di tutte le famiglie.
Grazie di cuore Antonino

Anonimo ha detto...

Nel suo intervento il Ministro Di Paola, sulla problematica degli alloggi non lascia spazio alcuno a soluzioni ragionate.
Per lui i sine titulo pare non siano neppure ex militari ma solamente corpi estranei da espellere economicamente.
Certo fà specie essere ritenuti dei furbi da chi, in qualità di Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha percepito uno stipendio stratosferico e percepirà una pensione inimagginabile per ogni comune mortale.
Di vendere gli alloggi più vecchi e con gli introiti costruirne di nuovi nelle caserme dismesse, manco a parlarne;
dei 5.000 alloggi vuoti per mancanza di manutenzione, neanche un accenno;
Di costruire alloggi a riscatto, neppure l'ombra.
No, personalmente non mi aspettavo nulla di buono da questo Ministro, e il suo discorso mi conferma pienamente la convinzione.

Anonimo ha detto...

Quello che impressione nel sentire, ma soprattutto nel vedere il Ministro mentre non risponde a quello che gli interroganti domandano, è la assoluta indifferenza rispetto ad un argomento così decisivo per le persone. Nel merito delle domande poi, se possibile, ha aggravato di più il fatto che ha deciso di rispondere senza rispondere. Un atteggiamento che non fa sperare niente di buono. Una parola agli interroganti Del Vecchio e Germontani: non lasciatevi impressionare, continuate.

Anonimo ha detto...

Quello che stupisce e impressiona nella risposta che il Ministro ha fornito agli interroganti, è quello che ha detto ma soprattutto quello che non ha detto. L'atteggiamento era impressionante. Ha deciso di rispondere, non rispondendo a niente.Un inizio che non promette niente di buono.

Vito ha detto...

Gentile Senatrice Germontani

Le famiglie degli Utenti degli alloggi della Difesa di Padova e Vicenza Le sono grate per il Suo intervento in occasione dell’audizione del Ministro della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola del 14 u.s. dimostrando ancora una volta, sensibilità e senso di giustizia sociale.

Confidiamo che Lei continui a tutelare tutti gli Utenti a prescindere dalla tipologia dell’alloggio ASI/AST e in particolar modo i possessori di reddito medio-basso, al fine di poter continuare la conduzione dell’alloggio pagando un canone equo.

RinnovandoLe i nostri sentiti ringraziamenti Le auguriamo un Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Vito

Vito ha detto...

Egregio Senatore Del Vecchio

Le famiglie degli Utenti degli alloggi della Difesa di Padova e Vicenza Le sono grate per il Suo intervento in occasione dell’audizione del Ministro della Difesa Amm. Giampaolo Di Paola del 14 u.s. dimostrando ancora una volta, sensibilità e senso di giustizia sociale.

Confidiamo che Lei continui a tutelare tutti gli Utenti a prescindere dalla tipologia dell’alloggio ASI/AST e in particolar modo i possessori di reddito medio-basso, al fine di poter continuare la conduzione dell’alloggio pagando un canone equo.

RinnovandoLe i nostri sentiti ringraziamenti Le auguriamo un Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Vito

Vito ha detto...

Ringraziamenti ai Tecnici di Casadiritto

Ancora una volta l’Equipe tecnica ha dimostrato la propria alta capacità operativa inserendo nel sito un nuovo Inedito Video Informativo del Ministro della Difesa dalla diretta Camera Web Parlamento del 14 u.s.

Un sentito ringraziamento per l’operato che ha permesso di conoscere il pensiero del nuovo Ministro relativamente alla questione alloggi.

Vito

Carmelo ha detto...

ANCHE IN ALTO ADIGE LE NEBBIE SI DILATANO
Nel vedere e sentire l’audizione del Ministro Di Paola u.s. 14
messo con tempestività da Casadiritto, che ringrazio, mi ha stupito molto l’intervento dell’on. Biancofiore e quindi sono andato a curiosare nel web trovando nel sito pdlaltoadige l’articolo che riporto sotto

Audizione in commissione del Ministro Difesa.
Scritto da Cons.Prov. Maurizio VEZZALI

Deludente l'audizione del Ministro della Difesa alla commissione, avvenuto in data di ieri, ove si è anche parlato della spinosa questione degli aumenti spropositati del canone degli alloggi militari. Il Ministro ha esordito affermando che a coloro che si trovano negli alloggi "sine titulo" preferisce invece coloro che di quegli alloggi hanno diritto, definit "con titolo", e che secondo lui stanno aspettando di essere sistemati. Successivamente il Ministro afferma che il provvedimento di aumento dei canoni è stato attentamente valutato e concordato con le associazioni di categoria, con le forze politiche e quant'altro. Deludente su entrambi i fronti. Infatti, il Ministro dimostra di non conoscere i fatti: gli alloggi militari sono quasi dappertutto in esubero rispetto alle domande, e quindi se i "sine titulo" se ne andassero, la stragrande maggioranza di quegli alloggi resterebbe vuoto lo Stato non incasserebbe nulla e oltretutto pagherebbe le spese condominiali per alloggi vuoti. Inoltre, se è vero che vi è un provvedimento ministeriale che determina i parametri in base ai quali debbano essere calcolati gli aumenti, non sa Forse il Ministro che agli occupanti gli alloggi vengono chiesti aumenti retroattivi, che in uno Stato di diritto non sono ammessi, è una pura distorsione del diritto. Quindi, sig. Ministro, cogliamo la sua buona volontà nel dichiarare che se ci sono stati errori cercherà di porvi riparazione, ma non si può parametrare un nuovo canone in base agli anni in cui un cittadino ha usufruito dell'alloggio, non a gratis, ma avendo comunque sempre pagato quelo stesso canone che il Ministero gli chiedeva.

Considerazioni finali:
La mia domanda è semplice, ma dove stavano questi signori fino all’altro ieri? Chi ha approvato il decreto della “macelleria sociale”?
Forse appunto erano avvolti da tanta nebbia ed adesso dissolvendosi si sono accorti di quello che il loro partito ha decretato.
Certo l’on. Biancofiore ne suo intervento interpreta bene il federalismo visto che ne fa un principio di merito solo locale come se nel resto dell’Italia il problema non la riguardasse.

Carmelo "sine titulo" del Sud

Anonimo ha detto...

Propongo che i parlamentari presentino urgentemente provvedimenti concreti o che riprendano la mozione al Senato, per bloccare i canoni per via legislativa. Poi vedremo chi ci sta e chi no.

Francesco ha detto...

Dire che sono deluso dal Signor Ministro è poco. Comunque un po me lo aspettavo. Anche da Capo di Stato Maggiore della Difesa ricordo che parlava nello stesso modo sbandierando la questione dei cosiddetti sine titulo come fossero la gramigna da estirpare dal campo delle Forze Armate.
La sensibilità è una caratteristica dell'uomo che lo rende partecipe ai problemi della gente, purtroppo non si può pretenderla da chi non l'ha mai avuta!
Pertanto, sono convinto che se i Politici non si inventano al più presto un modo per arginare Il Ministro della Difesa Ammiraglio Di Paola i sine titulo se la passeranno ancora sempre peggio. Purtroppo il Ministro non è solo contro i sine titulo e ha una bella schiera di Ufficiali in odore di promozione che lo spalleggiano.Perchè come sappiamo con l'esperienza di questi ultimi decenni, la carriera l'hanno fatta anche sulla pelle dei sine titulo!
Spingiamo sui Politici, è l'unico modo, Francesco.

Anonimo ha detto...

Caro Sergio,
scusami se torno sull'argomento abitazioni per militari (in un contesto di
tante tasse per la Nazione Italia).
Il sig. Ministro della Difesa Ammiraglio Giamnpaolo Di Paola lo sa che a Bari
Palese via nazionale 13/d esiste un Villaggio dell'Aeronautica militare adibito
ad abitazioni, dedicato ad Alessandro Miglia per la trasvolata atlantica, che:
1. vi abita personale in servizio il quale paga da tanto tempo una somma irrisoria;
2. vi abita personale "sine titulo" che paga ad equo canone, alcuni anche di più;
3. vi sono abitazioni abbamdonate, alcune da decenni.
Mi ripeto, caro Segio, speriamo anche nella buona sorte, che si risolva la
quastione sia per gli uni che per gli altri e che tutto venga messo in vendita.
Un affettuoso saluti dal tuo amico Ascolano-Barese.
Augusto.

Anonimo ha detto...

Gentile Onorevole,

ho visto il video dell’audizione alle Commissioni Difesa del nuovo Ministro della Difesa in data 14 dic u.s. e sono rimasto veramente male nel sentire l’Ammiraglio Di Paola, per giunta appartenente alla Famiglia delle Forze Armate, parlare in modo irriguardoso nei confronti dei cosiddetti “sine titulo”. Mi ero dimenticato dei suoi trascorsi quale Capo di Stato Maggiore della Difesa quando si esprimeva in maniera non dissimile.

Ho recuperato le “notizie Ansa” di quel periodo e, in una dell’Aprile 2005, ho riletto il suo pensiero di allora che appare come fosse il resoconto dell’audizione in Commissione Difesa del 14 u.s.. Non è cambiato nulla!

Dio ci guardi e ci protegga dal nuovo Ministro.

Sono passati circa sette anni e, per il nuovo Ministro, le colpe delle inefficienze della Difesa sul problema casa sono sempre dei “sine tirulo”.

In questi sette anni, come nei dieci precedenti (dal 1994), del cosiddetto “Fondo Casa” raccolto dai 36 milioni Euro annui degli affitti dei “sine titulo” non è stato utilizzato un solo centesimo per la costruzione di nuove case “militari”. L’Ammiraglio Di Paola, da Capo di Stato Maggiore della Difesa, avrebbe dovuto far costruire almeno una palazzina di 12 appartamenti. Invece è proliferato soltanto il numero degli alloggi assegnati all’incarico per poche decine di Euro (ASI) o addirittura senza canone per Rappresentanza (ASIR) che praticamente procurano alla Difesa soltanto delle spese.

Il nuovo Ministro, da Capo di Stato Maggiore della Difesa, avrebbe potuto rimettere in sesto almeno parte dei 4.000 alloggi lasciati a marcire!

Certo, il nuovo Ministro trova ancora più facile offrire “l’agnello sacrificale”del “sine titulo" piuttosto che rassicurarci che rimedierà all’infamia dei canoni al libero mercato sospendendo le richieste dei Comandi Militari di pagamenti inusitati e ritirando il Regolamento del 16/3/2011.

Forse il Ministro pensa sia meglio sacrificare l’indifeso “sine titulo” piuttosto che ristrutturare i 4.000 alloggi in abbandono o assegnare canoni “normali” agli ASI e ASIR.

Se quello che mi sono permesso di descrivere corrisponde, come credo, alla realtà della gestione Alloggi Difesa, penso sia urgente una azione della S.V. rivolta a FERMARE per tempo il nuovo Ministro in merito ai canoni di mercato e a indirizzarlo ad una politica gestionale equa e all’avvio atteso da decenni di una seria politica di sviluppo per la casa ai Militari.

Distinti saluti, Saverio .

Anonimo ha detto...

Per i coraggiosi interpellanti dell'ultimo minuto: a quando una interrogazione sui canoni di Pizzighettone?