24 aprile 2012

FRUTTI AVVELENATI DELL'INFORMAZIONE DISTORTA

Salve,
Da tempo ricevo le sue Mail, all'inizio mi ero iscritta A CASA DIRITTO perché casa uguale diritto in ambito militare è un argomento che mi tocca da vicino.
Con amarezza vedo che la gente rivendica diritti che non propriamente ha. 
Da un punto di vista UMANO credo sia sbagliato dover lasciare una casa in cui si ha avuto la fortuna di poter invecchiare.
Come mai  mi chiedo ingenuamente non avete pensato, prima di arrivare a 65 anni, di chiedere un mutuo?
Io e mio marito 5 anni fa lo abbiamo fatto, non usufruendo MAI del''alloggio demaniale che per UMANITA' abbiamo lasciato a chi ne aveva  più bisogno, perchè, avendo un posto statale, non è stato difficile ottenere un mutuo.
Adesso, a seguito del corso branca, di cui 5 anni fa non si parlava nemmeno, mio marito è stato trasferito d'autorità a Roma. 
Ora le porgo una semplice domanda: Dov'è è la vostra UMANITA' nei nostri confronti ?
E'chiaro, che è un nostro DIRITTO avere UNA CASA dove vivere dignitosamente 8 anni.
Con uno stipendio di 1500 euro e 500 euro di mutuo, più un affitto a Roma una famiglia come dovrebbe vivere?
 Adesso mio marito è in ex legge 100 per cui gli pagano in 90% del valore dell'affitto fino a un massimo di 516 Euro, ma cosa ne sarà di noi fra 3 anni? 
Perchè non possiamo avere un alloggio e usarlo per 8 anni, ossia per il tempo previsto? Non chiediamo mica di stare li per 40 anni, ma solo il tempo necessario di assestarci e riprenderci economicamente, e capire se stavolta resteremo veramente definitivamente nel Lazio  .
Perchè devo avere pena io per chi ha vissuto per più di 40 anni in una casa privando giovani ad averla?
Ho sentito l'intervento del Ministro  "di Paola" , parole bellissime “per ogni sine titulo ci sono 10 aventi titolo che vivono a TOR VERGATA “  
Noi ci siamo potuti permettere l'affitto a VALMONTONE!
Adesso, se mai risponderà, perchè non mi dice che fare? 
Siamo più o meno  a metà della graduatoria degli alloggi AST  e siamo aventi titolo!!!

Cordiali saluti 

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CASADIRITTO RISPONDE


Gentile signora, come vede le sue preoccupazioni…. “se mai mi risponderà” ….erano solo preoccupazioni. La sua lettera mi ha colpito particolarmente in primo luogo per un fatto: come certe “non notizie” ed affermazioni, studiate ad arte e secondo una  loro  perversa logica, possono essere veicolate  invariabilmente da circa 40 anni e avere l’effetto desiderato, da chi tenta di mettere su posizioni contrapposte ed antagoniste,  famiglie ed utenti, anziché rispondere delle proprie gravissime responsabilità e di decisioni scriteriate  adottate negli anni. Mi creda, signora, che proprio le sue ragioni, sincere e dette in buona fede, sono utilizzate in maniera strumentale da chi le utilizza da tante stagioni e sempre con devastante attualità. Prenda in esame i fatti.

Lei parla di mutui. Afferma: perché non li avete fatti? Potevate fare come me.
Bene. Forse qualcuno le ha mai detto che prendendo una media di 1.500 2.000 euro
al mese netti, ed avendo un carico familiare come mono reddito sulle proprie spalle, con tutto quello che ne consegue,  e da qualche anno anche con il peso dei figli che non trovano lavoro,  non solo non può fare come lei, ma nemmeno gli è concesso. A meno che non si abbia consistenti  depositi  in contanti  o altri redditi. Non basta chiederlo, il mutuo, ma bisogna pagarlo. L’adeguatezza della propria capacità economica legata alla condizione anagrafica, è fondamentale. Vorrei tanto evitare di farle il mio caso, ma se le servirà a meglio comprendere, mi metto in vetrina.

Mi era stato concesso  un alloggio AST con moglie e 3 figli, dopo ripetuti tentativi. Allora prendevo circa 500 mila al mese e gli affitti ne costavano 200 mila, in periferia.  Civile della Difesa, come impiegato di concetto. Non avevo neppure i denari per mandare i bimbi a scuola in maniera dignitosa con tutti gli episodi che le risparmio. Appena un anno dopo  (e non otto anni) mi dissero che avevo perso il titolo perché avevano cambiato la legge (la 497 non prevedeva più i “civili”) Avevo sostenuto una regolare graduatoria, ma un anno dopo mi dichiaravano “sine titulo”  quindi, secondo lei, avrei tolto a qualcuno un diritto. Decisi con tanti amici militari, civili della Difesa di vederci chiaro in questa storia di case e costituimmo CASADIRITTO.  Scoprimmo cose inenarrabili.  E quello che più ci fece onore, è che le rendemmo note, a differenza dell’ambiente che è quello che è. Purtroppo, nel tempo, mi è rimasto il cerino  acceso. E questo mi  porta a sostenere un pesante fardello.  Abbiamo scoperto diversi altarini:

- Gli ASI, pressoché gratis, sono andati ad aumentare fino a 9.000.

- Gli alloggi vuoti, in deprecabile stato di conservazione e quindi non assegnabili, sono circa 4.000 e sottraggono sia gettito che nuove assegnazioni.

- Il mutuo casa, per i giovani militari (che lei giustamente difende) su proposta di CASADIRITTO, allora, era  inserito all’interno di varie leggi dal 1993, che prevede una quota del 15% da prelevare sui canoni dei “sine titulo”, per favorire i mutui a tasso zero, non è stato mai attuato, malgrado i soldi che ci sono per avere un mutuo gratis, senza interessi.

- Tutto il sistema alloggiativo, anche per gli ASI quasi gratis, si regge sui canoni, ora insostenibili, dei senza titolo concessorio, ma con il diritto di deroga per alcune fasce e con la proroga per altre.

CASADIRITTO propone di far pagare anche agli ASI almeno l’equo canone, nel loro stesso interesse. Ma  questa viene considerata una utopia…..
Sono solo alcuni banali esempi più volte detti e ripetuti. Vorrei consigliarle, nel suo tempo libero, di visitare il sito, è accreditato e certificato e le assicuro che trova  “audiance” anche in molti ambienti “Autorevoli e Specifici” del nostro ambiente  militare. Per ultimo: la clausola che concede e rimborsa  a suo marito il 90 per cento del canone  che paga, in altra località  se ho ben capito mentre a Valmontone avete comprato casa, mi sembra giusta per distanze, come dire,  consistenti, ma comunque è pagata sempre da denari esistenti sullo stesso capitolo degli alloggi. Quanto all’UMANITA’ che lei manifesta, la ringrazio perché è sentimento nobile. Ma a volte, come lei ben sa, come la CARITA’ si può trasformare  in “PELOSA” ed allora non è sempre ben accetta. Quanto alla “PENA” le ricordo che nessuno di noi le ha mai fatto una richiesta simile, ne nessuno di
noi la vuole ne da lei ne da altri.  Non riesco a comprendere, tra l’altro, questa infelice  sua affermazione. Rivendichiamo  anche a lei i nostri diritti, dovuti sia dalle leggi  vigenti, in deroga per alcuni, e pro tempore per gli altri.
Postponiamo  le nostre legittime aspirazioni agli interessi  prioritari della Difesa, per i militari che all’alloggio aspirano. Ma in un quadro di una gestione sana e corretta e priva di 9.000 alloggi con incarichi  costruiti a tavolino, ma che gli stessi,  pur senza graduatoria ed in misura considerevolmente ridotta, venga almeno  attribuito  l’equo canone. Però posso  darle una notizia.

Alla Cecchignola esistono, chiavi in mano, decine di alloggi non assegnati, perfettamente in condizioni di essere abitati. Malgrado ciò, continuano a dire a quelli che arrivano con un posto utile in graduatoria, che gli alloggi non ci sono, perché occupati dai sine titulo. Provi a dare coraggio a suo marito ed ad informarsi.
Invece di farsi aizzare contro altre famiglie, si informi, faccia un piccolo sopralluogo, accerti la veridicità dell’informazione e se lei, come dichiara ha “il titolo” credo che  intenda la posizione utile per la graduatoria, si faccia riconoscere  il suo sacrosanto diritto. Naturalmente punteggio alla mano.  Se potessi darle dei consigli che mi chiede, dovrei conoscere  bene le vostre condizioni economiche complessive, ma non è il mio mestiere. Mi viene da pensare invece che se  potessi dare dei buoni consigli e non invece  che dei cattivi esempi, come a volte mi viene il dubbio, non mi troverei nella situazione di tanti che come me si vedranno la casa in cui abitano, messa all’asta.
 
Prendo 1.200 euro al mese, e ora la vetrina su cui volontariamente mi sono esposto è completa. Ora
che sa, forse quella lettera l’avrebbe scritta in modo diverso. Ma tant’è. Lo spero per lei.  Ma la” pena”  che dice di non avere se la tenga tutta, per altre circostanze. Cerchiamo di avere la nostra dignità. Ecco perché è nata CASADIRITTO, e del perché non è stato un fatto episodico.  Non siamo un banchetto degli acquisti o  degli affari.  E’ fatta da  chi un problema l’ha per davvero. Oltre ai
diritti. Per CASADIRITTO  poi, le preciso,  non ci sono state  mai iscrizioni, diversamente da quanto lei afferma, ma solo  per  motivi ovvi ed facilmente “intuibili, solo condivisioni e partecipazione. La saluto cordialmente,

Sergio Boncioli




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18 commenti:

Carmelo ha detto...

Gentile Signora,
non entro nel merito della sua lettera perché ha già risposto ampiamente Casadiritto.
Trovo però tanta disinformazione, credo in buona fede da parte sua ma…, suo marito
essendo militare dovrebbe conoscere bene i regolamenti per la concessione degli alloggi,
Lei scrive che anni fa ha stipulato un mutuo quindi ha casa di proprietà, alla fine della sua
lettera scrive che vi trovate più o meno a metà graduatoria per un alloggio AST, Lei magari non è tenuta a saperlo ma suo marito sa benissimo che chi possiede un alloggio di proprietà in tutto il territorio Nazionale, non può avere concesso un alloggio AST lo dice la legge, tranne che suo marito abbia un incarico cui è previsto un alloggio ASI ed allora pur avendo l’abitazione di proprietà può aver concesso l’alloggio di servizio, cosichè Lei potrebbe affittarsi il suo di proprietà ed abitare in quello dell’amministrazione ad un prezzo simbolico, pensi per più di 8 anni, insomma fin quando non gli finisce l’incarico. Questa è l’umanità a cui Lei fa riferimento?

Marco ha detto...

La lettera della gentile Signora è la conseguenza dell'ignobile "guerra tra poveri" che la Difesa continua ad alimentare per nascondere inefficenze e inettitudini di decenni di fallimentare politica della casa! Inotre la mancanza di una Rappresentanza militare con peso "sindacale" da campo libero alle iniziative vendicative e punitive della Difesa che mettono in seria difficoltà migliaia di Famiglie ma che comunque non risolveranno mai il desiderio della gentile Signora.
La soluzione chiara e semplice è nell'unione che dovrebbe esserci tra tutti i Militari, con e senza alloggio, per chiedere a gran voce ai Vertici della Difesa di attuare, come fatto da altre Amministrazioni pubbliche, una politica della casa vera e non a parole.
Casadiritto sta facendo da sola e con grande sacrificio una lotta impari per convincere la Difesa a garantire il Diritto alla casa per tutti. Sarebbe importante e forse persino determinante se cessasse la "guerra tra poveri" e arrivasse a Casadiritto anche il sostegno convinto delle Famiglie "con titolo" e di quelle che non hanno ancora avuto assegnato un alloggio! Marco

Luigi ha detto...

la risposta alla lettera della signora di Valmontone è stata già data, anche dai commenti. Appare però evidente come ancora una volta la disinformazione sulla questione degli alloggi della Difesa regni sovrana. Cosa pensare? La guerra tra poveri continua! E questo non è, purtroppo, un bel dire! Auguri signora, almeno lei ha un tetto sicuro in proprietà, che non le consente però (qualora suo marito sia in graduatoria utile) l'assegnazione di un alloggio AST della Difesa.

Anonimo ha detto...

PS.Vorrei esprimere solo un mio parere.E' cosi' difficile oggi cercare di andare d'accordo ed essere compatti tra noi "Sine Titulo" e colleghi in servizio,poter lottare insieme per una giusta causa?.Ed evitare questa spiacevole guerra tra i poveri.Sono a dir poco indignato dalle parole inestatte della sig.ra citate in una sua lettera a CASADIRITTO ancorche diciamo fortunata di avere un domani una casa propria.Non bastando tutto cio' in graduatoria per un alloggio AST? Prima di farsi prendere dal'........sarebbe molto utile di questi tempi documentarsi prima sulle leggi vigenti.Grazie un "Sine Titulo da circa 4 Anni.1°Mar(ris.) Mario Napolitano. PS. ricevuto l'alloggio AST. Dopo 15 anni di domande per la graduatoria.Grazie ed alla prossima...!!!

Vito ha detto...

Gentile Signora
Rispetto Il Suo sfogo ma mi amareggia il Suo colpevolizzare gli Utenti senza titolo ritenendoli unici responsabili della grave situazione abitativa del personale della Difesa. Non è certo per colpa loro se persone come Suo marito sono costretti a trovare un alloggio in affitto ma dei Vertici della Difesa che avrebbero dovuto in tutti questi anni trovare delle soluzioni efficienti e valide per tutelare tutto il personale. Tutti noi Utenti, con senza o aventi titolo dovremmo essere invece uniti e coesi e chiedere a gran voce alla Difesa dei fatti concreti atti a garantire al proprio personale una tranquillità abitativa quanto mai indispensabile in una situazione economica estremamente critica come quella che stiamo vivendo in questo momento e che temo si protrarrà ancora a lungo. In buona fede, si ripete il ritornello che tanti altri ridicono in maniera ossessiva. Vito

Anonimo ha detto...

Cara Signora,
prima di tutto quando una persona vuole scrivere una lettera per prima cosa antepone alla lettera il suo nome, ma credo di indovinarne il motivo: paura delle ripercussioni? Paura di ciò che tante altre donne avrebbero potuto dire nei suoi confronti? Visto che un gran numero di queste amabili famiglie,hanno grossi problemi di salue prprie o di un diretto familiare ma fino a prova contraria nessuno di queste famiglie ha chiesto pietà. Tutti chiediamo diritti di legge che non vengono mai riconosciuti. Non ho niente contro di lei mi creda, ma prima di parlare si informi bene. Le dico un'altra cosa, la sua pietà la tenga per se stessa a noi non serve. A mio marito è stata tolta la salute dallo Stato e sono più di venti anni per avere giustizia. Eppure mio marito ha servito la Patria per quaranta anni e senza nessuna agevolazione. Cara signora, le auguro tutto il nbene del mondo a lei e famiglia. Faccia valere i suoi diritti come stiamo facendo noi. Non siamo noi che le stiamo negando il diritto alla casa! Noi paghiamo a equo canone con aumenti ingiustificati e sospettati di inesistenti privilegi e con l'ansia di essere sfrattati da un momento all'altro.
Un grosso grazie a CASADIRITTO ed a Sergio Boncioli. La saluto, Vera

Andrea ha detto...

Siamo alle solite, è la forza del Potere, cioè dello strapotere di Ministri e generali che, forti di slogan moralistici, annebbiano la vista ai colleghi che hanno problemi nell'avere un alloggio demaniale.
Intanto, al posto della Signora busserei alla porta del Ministro tecnico che come noto è lo stesso Ammiraglio che spargeva fiele contro i cosiddetti sine titulo anche da Capo di SMD,e gli chiederei conto della ragione per cui ci sono 9.000 alloggi ASI assegnati all'incarico e senza graduatorie per pochi spiccioli di Euro mentre il marito non ha un alloggio.
Invito la Signoria ad unire le forse per lo stesso obbiettivo:il Diritto alla casa per tutti e non solo per la Casta! Andrea.

Saverio ha detto...

La Signora deve sapere che ho passato una vita (gran parte della mia vita militare) senza un alloggio demaniale, sempre in affitto e con i sacrifici che la Signora può immaginare e con lei altre migliaia di colleghi possono capire.
Aspettavo fiducioso il mio turno consapevole che era come una lotteria perchè man mano che passavano gli anni mi rendevo conto che tutte le promesse di Ministri e Generali false che più false non potevano essere non avrebbero mai e poi mai risolto il problema della casa per i Militari.
Finalmente nel mio ultimo peregrinare per l'Italia sono stato baciato dalla fortuna e ho avuto assegnato un alloggio piccolo ma decoroso dove pago cifre sopportabili che stanno facendo respirare di nuovo la mia famiglia. Non sono un sine titulo ma capisco i sine titulo! Cara Signora fra circa tre anni sarò anche io un sine titolo per scadenza e dopo altri due anni andrò in pensione. Non ho potuto comprarmi una casa per indisponibilità economiche e per sostegno alla famiglia, non ho ricevuto eredità e non sono mai stato all'estero per servizio.
Forse la Signora pensa che fra tre anni sarò nelle condizioni di lasciare l'alloggio demaniale e tornare in affitto da qualche parte? Non credo! E non sarò nelle condizioni di lasciare l'alloggio neppure quando andrò in pensione fra cinque anni. Mi spiace per la cara Signora ma non le potrò mai dare il mio alloggio e non se la prenda con me se rimarrò incatenato al mio alloggio mani e piedi!Credo che la gentile Signora dovrebbe prendersela con il Ministro tecnico e con chi lo ha preceduto e con tutti quei generali in odore di carriera politica che hanno fatto solo chiacchiere e non fatti, forti del fatto che hanno lo strapotere che potrebbero usare per il benessere dei dipendenti ma che hanno invece sempre usato per il loro esclusivo interesse! Saverio.

Vitaliano ha detto...

La demagogia porta sempre consensi dove si ha la furbizia di ricercarli!
Il Ministro Di Paolo dimostra furbizia perché sa benissimo che con slogan che possono accontentare Militari senza alloggio può dare ai senza alloggio un bersaglio su cui sfogare le loro preoccupazioni. Così con il falso scopo della solita frasetta usata anche da altri Ministri, da altri Generali e da altri ex Generali, il Ministro Di Paola si mette al riparo dalle proteste del personale che l’alloggio non l’ha.
Credo che la Signora debba aprire gli occhi e non farsi infinocchiare. Un piccolo suggerimento per la Signora: combatta anche lei il qualunquismo dei Vertici della Difesa, scriva al Ministro Amm. Di Paola, al Capo di SMD Generale Abrate, al Sen. Ex Generale Ramponi, all’ex Ministro La Russa per citare alcuni dei responsabili dell’attuale situazione, chiedendo loro di finanziarle l’acquisto di una casa con il “Fondo Casa” costituito per Legge nel 1994 con gli affitti dei cosiddetti sine titulo proprio per agevolare chi l’alloggio non lo ha. Inoltre chieda ai suddetti Potenti che spadroneggiano sulla sorte di migliaia di famiglie, di vendere immobili non più funzionali alla Difesa e acquistare case per il Personale militare. Chieda anche che operino permute di immobili con Comuni e Regioni per ottenere abitazioni di edilizia residenziale in progettazione. Chieda ancora di imporre alle migliaia di alloggi ASI un canone più riguardoso verso gli Utenti senza alloggio in modo da disporre di risorse per acquistare case da assegnare a chi la casa non l’ha. Chieda anche di ripristinare le migliaia di alloggi lasciati a marcire invece di ristrutturarli e manutenzionarli e assegnarli a chi la casa non l’ha. Mi fermo perché tanto sarebbe una perdita di tempo.
In ogni modo, se la Signora chiedesse anche una sola delle cose che le ho suggerito, otterrebbe solo “vuote parole” e un “capro espiatorio” per giustificare il fallimento nella politica della Difesa: la colpa è dei sine titulo. Cordialmente, Vitaliano.

Claudio ha detto...

Che dire alla Signora che non è stato detto dai colleghi ai quali mi associo!
Signora, dica al marito di informarsi bene su tutte le cose non fatte dai Ministri e dai Capi delle Forze Armate negli ultimi trentanni per venire incontro alle esigenze abitative dei Militari in servizio. Dopo insieme cercate di passare parola, lei con le mogli dei colleghi e il marito con i colleghi per portare finalmente chiarezza sulle responsabilità della mancanza di alloggi della Difesa che va ricercata in Politici e Generali! In questo modo lavoreremo insieme per lo stesso scopo: il Diritto alla casa! La saluto con affetto, Claudio.

Anonimo ha detto...

"Come mai mi chiedo ingenuamente non avete pensato, prima di arrivare a 65 anni, di chiedere un mutuo?". Questa domanda della Signora la dice lunga sulla condizione di ignoranza che regna sovrana rispetto ad alcune tematiche. Credo che sia davvero di cattivo gusto fare i conti in tasca agli altri e che non sia umanamente corretto pensare che tutti possano farsi un mutuo. I miei genitori non ce l'hanno fatta, non per loro scelta, ma a causa dei problemi che hanno dovuto affrontare e ancora oggi sostengono e per di più soli. Forse anche io arriverò a 65 anni senza un mutuo, ma con una formazione di alto livello, che proprio quei genitori mi hanno garantito, e soprattutto con un'apertura mentale e uno sguardo che va oltre il mio naso. Dunque, cara Signora, prima di chiedersi il perché delle scelte altrui, il perché qualcuno sia arrivato a 65 anni senza un mutuo, si preoccupi di mantenere la sua di casa 'che, pur se di proprietà, oggi come oggi niente può darsi per certo.
Cristina

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio a tutti.
Sono Sebastiano e volevo dire che la lettera di questa "signora" io non l'avrei nemmeno pubblicata. Troppo galante e signore il nostro Sergio per negarLe il "piacere" di vederla pubblicata. Ripeto, IO non l'avrei mai pubblicata, è solo terrorismo psicologico contro chi ha "veramente" bisogno di un tetto, non certo a favore di chi può permettersi un mutuo o di chi la casa se l'è già comprata.
Distinti saluti.
Caro Sergio sempre "ad majora".
Sebastiano

Giorgio F. ha detto...

La forza di Casadiritto è nella libertà alla pluralità delle idee e la sua grandezza è nella capacità di convincere delle proprie ragioni anche i più "plagiati" dalla disinformazione della Difesa.
Ben venga la lettera della Signora che offre l'occasione per far comprendere da che parte è la ragione che con tutta evidenza non è certo dalla parte della Signora!
La Signora ha avuto l'occasione o la fortuna di farsi una casa e adesso attraverso un confronto delle sue idee con quelle di altre Famiglie di colleghi potrà capire che non tutti possono aver avuto le stesse occasioni o la stessa fortuna che ha avuta lei.
Chi non ha una casa di proprietà ha le sue buone ragioni per non averla potuta acquistare e se non lascia l'alloggio demaniale alla scadenza della concessione ha le sue buone ragioni per non lasciarla.
Anche la Signora ha le sue buone ragioni per volere un alloggio demaniale ma ha torto se l'alloggio lo pretende da un collega del marito!
Lo chieda al Signor Ministro della Difesa ma pretenda che non lo tolga al collega, non sarebbe "Umano", non sarebbe eticamente corretto, non sarebbe moralmente giusto e, con una piccola forzatura, sarebbe persino illegittimo!Giorgio.

Anonimo ha detto...

Anonimo Toscco-Campano.
Buon giorno a tutti e come disse Troisi "Scusate il ritardo" poichè sono passati molti giorni dalla lettere della Sig.ra di Valmontone, alla quale avete risposto con garbo e gentilezza.Ciò ci contradistinge ed abbaiamo dimostrato onestà ed umiltà,avendo ricevuto dal chi comanda ne pietà e ne umanità. Mi aspettavo 1 risposta dalla Gent.le Sig.ra ma tutto tace. Credo,e scusate la mia presunzione,ma alla Sig.ra bisognava dare anche informazioni,come pezze di appoggio, così da farLe comprendere di chi è la colpq a chi andava indirizzata la lettera.
Per non tediarvi vi rimando al prossimo scritto che indirizzerò alla Sig.ra: Siamo sempre uniti e Auguri a Tutti.

Anonimo ha detto...

Anonimo Tosco-Campano.
Come promesso,questa mia è destinata alla Sig.ra di Valmontone.
Sono 1 AST e aderente della prima ora di CasaDiritto,comitato nato per volontà di tutti Noi Utenti,dopo la prima riunione tenuta a Roma,con versamento volontario e benedetto di £.5000.
Come tutti i Colleghi Cum Titilo(Sine titulo per l'A.m.)pertecipai al bando per l'assegnaione degli alloggi, con i requisiti richiesti dal regolamento,con rgole molto molto discutibili.
Comunque chi le scrive ne ebbe diritto pechè SERG.MAGG. con 2trsferimento negli ultimi 10 anni e con moglie e tre figlie.
Per le morme mi classificaio 7 pochè fui preceduto da Marescialli alloro primo trasferimento,sempre per le regole discutibilissime del regolamento.
All'atto dell'assegnazione ci fu fatto firmare un contratto di affitto,con relativa registrazione non dovuta,a nostre spese.Dopo alcuni anni abbiamo scoperto che era una concessione demaniale con relative regole.L'affitto iniziale era di £.45.000,poi aumentato a £.60.000 e poi a £.120.000 il tuto nell'arco di 2 anni.
Alla scadenza del contratto ci fu richiesto il rilascio dell'appartamento,ma essendo gia allora problematico e non sopportabile l'affitto per i nostri stipendi;i mpolitici di allora ci concessero 1 proroga (manovra elettorale io la chiamo cosi).Dopo circa negli anni 90,se non sbaglio era Berluconi,usci un decreto con i nuovi coefficienti per la determinazione dei canoni.£.3020 al mcq. per gli AST. e 2020 al mcq. per gli ASI. Per gli AST l'adeguamento era retrattivo di 1 anno,con relativi aretrati il cui pagamento in 36 rate ci fu concesso facendo domanda e dimostrando di essere dei poveracci, io avevo la moglie che per 1 incidente deve portare scarpe ortopediche con plantari che devo pagare di tasca mia,poichè l'invalidità di mia moglie non supera il36% in più con maggiorazione del 10% per trascorso sestennio e 10% per sine titulo,il tutto senza contratto sino a oggi.L'effettivo mantenimento dell'alloggio era subbordinato al reddito e al non possedere altro alloggio idoneo nel presidio e con il vincolo.Chi supera il reddito perchè,come me
le mie figlie studentesse in estate andavano a fare lavori part-time e per quelle poche decine di lire che io dovevo denunciare come redditto delle mie figle,denuciate regolarmente, mi veniva maggiorato l'affitto del 50% fino a che non rientravo nei limiti di redditto previsti.L'affitto è poi soggett all'indicizazione, applicata con ritardo cosa che si ripercuote sul bilancio familiare. Fine prima parte rimanete inattesa che c'è laa seconda con qualche ciliegina in più. NB. se c'è qualche imprecisione scusate ma sono passti molti anni e molte variazioni.

Anonimo ha detto...

Anonimo Tosco-Campano parte 2^.
Mi scuso per gli errori di battitura e grammaticali ma non sono molto bravo come dattilografo e anche per la rabbia (che mi sale) che ho scritto alcuni brani un pò sconclusionati,ma quelli come me mi capiranno.
Come promesso continuo a riferire fatti e cose accadute a noi Cum titolo(per l'A.M. sine titulo).
Gent.ma Sig.ra In questi anni,quando ci lamentavamo di certe cose che non andavano, ci cosigliavano di star zitti altrimenti c'era la posibilità di essere mandati via,ma noi e lo abbiamo dimostrato anche in questi anni siamo andati avanti.
Tengo a rispondere alla sua domanda,perchè non abbiamo fatto il mutuo,semplice non era possibile con gli stipendi di allora.Ma avendo sempre avuto coordinatori lungimiranti,nella 2^ riunione a Roma,fatta con il Presidente del SUNIA il nostro coordinatore di allora e un certo Tajani, proponemmo di vendere le case e con il ricavato costruirne delle altre.Tajani che era in corsa per una poltrona si disse pronto ad appoggiare la nostra idea,stiamo ancora aspettando. Se ci avessero ascoltato oggi non saremmo in queste condizioni.Un giornalista ci disse che eravamo dei topi rintanati nelle case,nessun comandante ci difese.Se Lei avesse seguito Casa Diritto avrebbe letto la lettera del gen. Giancotti che rispondeva a una lettera di Sergio Boncioli,facendo la sua stessa domanda del mutuo di casa e diceva che era una priorità dare un' alloggio al peronale trasferito.
Lettera scritta a nome delle Forze Armate il 23.12.2008,oggi Lei ci chiede a Noi qualcosa che Le doveva dare il sig.re di prima citato.A tutt'oggi non ci sono più allogggi AST e quelli che sono stati lasciati liberi,vengono trasformati in ASI,e a coloro i quali vengono assegnati,i comandi li concedono con l'impegno di sistemarlo a loro spese.Questa situazione è di normale routin per le inefficicenze deggli alloggi AST.Nel mio caso causa sollevamento del pavimento cucina e distaccco delle mattonelle dalle pareti sono stato 4 mesi senza cucina. I lavori sono stati effettuti non per pietà dalla ditta appaltatrice,ma per il calcolo di poter continuare a lavorare per recuperare soldi di lavori fatti precedentemente ma non saldati dall'amministrazione.
Io che sono un ragazzo sfortunato mi sono dovuto pagare pure €.680.00 documentati per la riparazione delle tubazione del bagno,perchè l'ufficio gruppo sevizi vari non aveva e ancora oggi non ha soldi.

Segue 3^ parte

Anonimo ha detto...

Anonimo Toscco-Campano parte 3^
Nel caso prima menzionato il Codice recita che le spese di lavori straordinari.e il mio era di questa fattispecie,doveva essere effettuato dalla proprietà oppure l'inquilino anticipa e poi scala dalla pigione.Anche se ho fatto richiesta al Comandante dell'aeroporto a tutt'oggi non ho ricevuto nessuna risposta e ne la lettera di autorizzazione per i lavori,fatti.Il tuttto si nota perchè le mattonelle sono un pò più chiare.
Se Lei avesse letto la pubblicazione della lettera dello
sma,dove NOI eravano definiti " Esempio corrosivo e si disponeva
che i comandi, doveva sorvegliare che il Personale in Serviio non venisse in contatto con Noi,e laddove si era creata la situazione descritta,dovevano essere presi provvedimenti disciplinari e amministrtivi nei confronti dei Colleghi in servizio.
Mi stupisce che non ha preso visione dell'ultimo comunicato stampa del CO.CE.R.AM con relativa delibera n.2,e le coniglio di far leggere a suo marito le ultime 4 righe del ccomunicato che IO APPOGGIO INCODIZIONATAMENTE.Sappi che chi Le scrive negli 80 è sceso in piazza per difendere il Collega SERGENTE SOTGIU,che aveva deciso con altri a ribellarsi a un regolamento ......:Grazie a Lui ed a altri com e me che oggi c'è un pò di democrazia nelle Forze Armate.Ora mi tolga una curiosità,il mutuo che avete contratto 5 anni fà,lo avete fatto perchè lavora anche LEI? poiche con lo stipendio di suo marito penso che non era possibele.Forse suo marito è un Ufficiale? Molti miei ex colleghi la casa se la sono comprati perchè lavorva la moglie o per lascito dei genitori.
Noi della prima ora abbiaamo avuto famigli numerose,oggi i miei ex giovani colleghi sono come le mosche bianche chi ha più di 1 o 2 figli.Penso di essere stato esaustivo ma credo che Lei queste cose non le sapeva.
Per le situazioni di disaggio descritte,le può verificaare nelle lettere del Nostro sito,grazie a Segio Boncioli ed al Nostro collega che ne hanno curato la nascità.
Ultima precisazione ,non ho dato le mie generalità per evitare attacchi al sito,sono uno che è sceso in piazza ed ancora tutt'oggi sono attenzionati.
Mando il mio indirizzo email dove potete contattarmi privatamente e vi risponderò e dirò ancora altre notizie di abusi e vessazione che è bene non pubblicare su questo sito.

Deltasierra5@gmail.com

RICORDATEVI LA NOSTRA VOCE E'

C A S A - D I R I T T O

UN GRAZIE A SERGIO BONCIOLI CHE OPERA PER NOI MENTRE LUI RISCHIA DI ANDARE FUORI DI CASA PERCHE' ALL'ASTA.

Claudio ha detto...

Sono un collega sia militare sia “Cum titolo” cosiddetto “sine titulo”.
Mi ha colpito la storia in tre puntate di Deltasierra5 e ho subito pensato al Ministro ”tecnico” Ammiraglio Di Paola che da Via del Corso ci vuole mandare a Tor Vergata per dare le nostre case ai colleghi che vivono in affitto a Tor Vergata. Il fatto è che dovrebbe dare la mia casa a 10 colleghi, almeno così dice Lui!
Me lo ricordo quando era Capo di Stato Maggiore della Difesa e ci chiamava abusivi e ci voleva cacciare dalle nostre case, cosa ti potevi aspettare da una persona così!
Per non parlare poi di un precedente Capo di Stato Maggiore della Difesa e poi Consulente del Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini e che ora fa la bella vita come Presidente dell'Istituto Affari Internazionali, si piazzano sempre bene sulla pelle dei dipendenti!
E poi, non posso scordare un Senatore ex Generale pure Lui che ci ha messo nei guai negli ultimi anni e continua a opporsi a ogni modifica ai Regolamenti di La Russa e di Crosetto!
Solo per fare qualche nome di coloro che ci odiano, ma questo non ha importanza per la Signora che vuole la casa da me invece che chiederla a Di Paola e agli altri!
Teniamo duro perché dalle nostre case ci devono mandare via solo con i piedi in avanti!
Un abbraccio a tutti, Claudio.